Pasticcio di zucchine e camembert

Pasticcio di zucchine e camembert
Scopri il protagonista
Burro francese dolce 250g
Burro francese dolce e salato
Camembert
Camembert
tps cuisson
TEMPO TOTALE: Più di 30 minuti
PORTATA: Secondi
INGREDIENTI PER: 4 persone
difficulte
DIFFICOLTÀ:
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Pasticcio di zucchine e camembert è un primo piatto dal gusto semplice e saporito.

Una portata in cui il sapore delle verdure si fonde con quello del Camembert Président.
Il tutto viene poi legato da una morbida e deliziosa besciamella realizzata con il Burro Président.

La portata è appetitosa e in grado di soddisfare anche il palato dei più golosi.

Ingredienti

  • 750 g di zucchine
  • 250 g di carote
  • 200 di Camembert Président 
  • 600 ml di latte
  • 60 g di farina
  • 60 g di Burro Président 
  • sale q.b.
  • olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

Per la realizzazione del pasticcio di zucchine e camembert dovete prima di tutto preparare la besciamella: prendete un pentolino e fateci sciogliere il Burro Président.
Una volta sciolto, aggiungete il sale e la farina e mescolate il composto continuamente per non far formare grumi.
Unite un poco di latte alla volta e, sempre mescolando, fate cuocere il tutto fino ad ottenere una salsa di media densità. 

Nel frattempo fate lessare, separatamente ed in abbondante acqua salata, le zucchine e le carote, tagliate entrambe a rondelle.
A cottura raggiunta, scolatele per bene ed ungete con olio extravergine d’oliva una pirofila.
Al suo interno mettete i due ortaggi a strati alterni, concentrando le carote nello strato centrale.
Dopodiché cospargete ogni strato di piccoli dadini di Camembert Président e di besciamella

Ad operazione conclusa, fate gratinare il vostro pasticcio di zucchine e camembert in forno preriscaldato a 180° per 10-15 minuti.

Servite la pietanza tiepida.

Curiosità

Il termine pasticcio è affine al termine francese pâté, che in origine indicava un involucro di pasta con dentro un ripieno da cucinare in forno.

In Italia la parola pasticcio risale ai primissimi ricettari del 1300.
Con questo termine si indicavano le preparazioni racchiuse in una crosta.
Questo tipo di realizzazione gastronomica era il vanto della dispensa mercantile e delle tavole dei signori, sia per la ricchezza compositiva dei diversi ingredienti sia per la facilità di trasportarli e conservarli.
La conservazione veniva resa possibile grazie alla presenza della crosta.

Con il tempo il pasticcio ha perso la solidità dell’involucro e oggi si presenta infatti denudato della pasta e si serve caldo, come una via di mezzo tra il timballo e il gratin.