Fotografi e Cibo
La fotografia è quell’arte che immortala un momento irripetibile e che rimarrà così fissato nel tempo.
Si può fotografare tutto: i paesaggi, i volti, le scene di vita comune e il cibo.
Fotografare il cibo è diventata una vera e propria forma d’arte; un tempo ci pensavano i pittori ritraendo le cosiddette nature morte; oggi grazie alle macchine fotografiche, ci pensano i fotografi ad immortalare il cibo.
Uno degli scopi principali del fotografare gli alimenti è quello pubblicitario: dargli una forma attraente, utilizzare l’immagine in un libro di cucina, su un’etichetta o per la pubblicità in generale.
C’è dietro un lavoro notevole che non si ferma al solo fotografo: per realizzare una foto in cui il soggetto è il cibo, intervengono diverse figure. Sembrerà curioso, ma esiste il food stylist: colui che ha il compito di rendere i piatti fotogenici, belli e pronti per il set fotografico.
I fotografi che si dedicano a questa lavoro, intraprendono un vero e proprio percorso di studio che li porta a conoscere non solo tutto ciò che c’è da sapere riguardo alla fotografia, ma anche tutto ciò che c’è da sapere sulle ricette, i piatti e gli ingredienti che li compongono.
Un esempio è rappresentato dal fotografo francese Anthony Florio; autodidatta, si è appassionato allo studio non solo della fotografia, ma anche e soprattutto allo studio del cibo. La sua preparazione, la sua tecnica, la sua capacità di racchiudere nella fotografia il buono e il bello del cibo gli sono valsi nel 2011 e nel 2013 la finale nel concorso fotografico che si tiene a Oloron Sainte-Marie.
Un’altra esponente della fotografia gastronomica è sicuramente Catherine Bru. Laureata all’École EFET di Parigi, si è appassionata alla fotografia del cibo, studiandone le tecniche; è sempre alla ricerca della luce perfetta: quella che esalti il cibo, pur lasciandogli il suo aspetto naturale, in modo che venga esaltata la pietanza e ne esca tutta la sua avidità.
Tra i fotografi francesi espatriati all’estero troviamo Helene Dujardin che ha lasciato il suo posto di pasticcera in un ristorante francese per abbracciare la sua passione per il cibo e la fotografia, facendone la sua professione. Questo suo modo di lavorare l’ha portata a partecipare alla stesura di molti libri incentrati sulla fotografia ed il cibo, ottenendo anche riconoscimenti e soddisfazioni personali.
Fotografare il cibo significa dargli qualcosa in più; significa farlo parlare, far arrivare a chi guarda non solo la bellezza, l’eleganza e la riuscita tecnica del piatto, ma anche farne arrivare il sapore, gli aromi, i profumi. Insomma, stimolare la sua appetibilità attraverso l’immagine.
La fotografia è anche arte, per cui attraverso un’immagine possiamo trasformare piatti e ricette in un capolavoro non solo gastronomico, ma anche visivo. Ecco che, attraverso la fotografia, un gelato alla panna, lavorato e contestualizzato, assume l’aspetto di un iceberg; le chips diventano macchie di Rorschach; una spolverata di cacao o di zucchero a velo sembrano nevicate copiose su un villaggio incantato.
La Francia è una terra poliedrica dove l’arte si insinua e si fonde in tutte le cose. È così, quindi, che oltre all’eccellenza gastronomica francese, si trovano esponenti all’avanguardia in fatto di fotografia; persone che danno vita ai piatti, che li rendono protagonisti di riviste o libri, che ne esaltano le caratteristiche gastronomiche rendendoli capaci di catturare lo sguardo con immagini che sembrano parlare ed inebriare con i loro profumi e sapori.