Come fare le Patate Fritte - Pommes Frittes Francesi

Come fare le Patate Fritte - Pommes Frittes Francesi

Tutto quello che c'è da sapere su uno dei piatti più golosi, le patatine fritte.

La patata è un tubero che si è diffuso in Europa solo alla fine del XVIII secolo, ma da allora è divenuta protagonista incontrastata della gastronomia, molti i modi in cui si può cucinare ma uno su tutti è quello che l’ha resa la regina della tavola: la patata fritta!

Le patate fritte nascondono un vero mondo, chiamarle solo così è davvero riduttivo perché dietro a questo piatto semplice si nascondono aneddoti storie e interpretazioni che hanno reso celebre questa modalità di cottura della patata in tutto il mondo.

Ma vediamo in particolare tutto ciò che c’è da sapere sulle patatine fritte.

Innanzitutto partiamo dalla preparazione: le patate vanno innanzitutto lavate per togliere i residui di terra, quindi si aprono due vie: o affettarle mantenendo la buccia, oppure pelarle. Se si opta per pelarle, una volta tolta la buccia, vanno sciacquate sotto l’acqua per togliere eventuali impurità.

Le patate fritte si caratterizzano essenzialmente per 7 tipologie di taglio: il primo segue la naturale forma della patata, ossia quella tondeggiante, si preferisce farlo molto sottile, un velo, per poi passare alla frittura. E’ particolarmente usato nell’industria per creare gli snack tanto amati da gustare a pasteggio.

Gli altri 6 riguardano il taglio a bastoncino: sono tagli che si effettuano nel senso della lunghezza, il primo prevede una sezione di taglio da 2 cm, usata nella ristorazione è molto bella ed elegante e produce un’ottima resa sia in cottura che nella consistenza.

Si passa successivamente ad una sezione di taglio di 1 cm, che regala un formato più fine e di facile gestione, spesso usato nei fast food.

Nei ristoranti invece si preferisce una sezione ancora più sottile, da 0,5 cm circa: questo oltre a garantire una presentazione molto fine ed elegante del piatto, fa sì che la cottura avvenga rapidamente in maniera decisamente uniforme.

Man mano che si scende di sezione, si passa ad un diametro da 0,25 cm fino a tagli ancora più sottili detti capelli d’oro o nido che permettono di creare accostamenti e presentazioni molto sceniche delle patatine quasi sempre in abbinamento ad altri alimenti.

Quando si procede a tagliare le patate, è comunque bene porle a bagno nell’acqua fino al momento della cottura per evitare che la superficie si ossidi e annerisca.

Anche la cottura varia e conferisce al piatto un sapore diverso a seconda della metodologia scelta; le patatine infatti possono essere fritte oppure cotte nel forno.

Ovviamente, il miglior risultato si ottiene friggendole, e per farlo al meglio il segreto è usare il grasso corretto.

La frittura migliore si ottiene senza dubbio utilizzando l’olio di arachidi che conferisce una doratura perfetta della patatina, croccante fuori e morbida dentro, ma questo non basta, prima di immergere la patata, bisogna assicurarsi che l’olio abbia raggiunto la giusta temperatura e soprattutto non friggere troppe patate insieme poiché la temperatura dell’olio rischia di abbassarsi notevolmente inficiando sul risultato finale.

Una volta pronte, si fanno scolare dall’olio in eccesso sulla carta assorbente, quindi vengono salate e servite.

Le patate rotonde e sottili sono per lo più una prerogativa industriale, subiscono infatti un processo di frittura tale per cui si possono poi imbustare e diventare amatissimi snack da consumare anche a passeggio.

I bastoncini invece sono di uso gastronomico e non mancano in nessun ristorante o pizzeria, e sono diventati l’emblema dello street food per eccellenza sbarcando nei famosissimi fast food.

Ma le patatine fritte non sono solo un cibo da strada, né un cibo da consumare velocemente, sono un vero e proprio piatto che è entrato di diritto nella cucina di tutto il mondo: spesso consumate da sole, sono perfette in abbinamento con altri cibi.

Ed è proprio da questa possibilità che fin dal 1700 sono nate le prime diatribe sull’attribuzione dell’invenzione di questo gustoso piatto.

I belgi infatti sostengono che la paternità spetta a loro, nel 1781 pensarono di sostituire la Mosa che loro utilizzavano per accompagnare il pesce fritto, proprio con le patate tagliate e cucinate allo stesso modo della Mosa.

I francesi invece sostengono che la paternità spetta a loro ed esattamente nel 1789, quando Parmentier dopo la Rivoluzione Francese, volle diffondere l’uso della patata nella gastronomia nazionale.

Che il merito spetti ai belgi o ai francesi, poco importa, oggi questa preparazione ha assunto una rilevante importanza in cucina, e si registrano davvero infiniti modi di preparare questo piatto semplice ma amato da tutti.

Le patatine fritte sono quindi uno dei piatti che maggiormente conquistano il consenso assoluto a tavola, oggi giorno si trovano favolose interpretazioni anche da parte degli chef che le propongono in maniera creativa e versatile, dando loro risalto e proponendole come piatti di alta cucina.

Tra le varie possibilità di consumare le patatine, sicuramente quella più insolita e meno scontata è in abbinamento con i primi.

Strano a dirsi ma è un’accoppiata davvero vincente: c’è una ricetta molto sfiziosa che prevede un fresco pesto di agrumi, aggiungendo qualche pomodorino e una manciata di erbe aromatiche come il basilico, condire la pasta con questo sugo e guarnire il piatto con golosi cubetti di patatine fritte, daranno quella nota croccante che conferirà al piatto tutto un altro aspetto.

Le patatine fritte possono, inoltre, essere accompagnate da salse al formaggio, come ad esempio una salsa di Emmental fuso, spesso accompagnata a pomodori tagliati a dadini.

Anche il modo di assaporarle cambia da paese a paese: il più classico e diffuso è quello che le vede preparate con un pizzico di sale e poi servite con una varietà di salse che variano dalla maionese al ketchup, ma spesso le troviamo abbinate anche ad altri ingredienti, come capita nel rinomato fritto di mare in cui oltre al pesce come calamari e gamberi, troviamo oltre alle patatine fritte anche altre verdure sempre fritte come zucchine, carote e carciofi.

Grazie all’industrializzazione oggi le patate fritte sono facili da preparare: si trovano già pronte e confezionate nel reparto surgelato, sono spesso pre fritte quindi è sufficiente portare a temperatura l’olio e in pochi minuti otteniamo le nostre amate patatine.

Per chi non vuole eccedere nei grassi, è oggi possibile preparare questo piatto anche terminando la cottura nel forno fin quando saranno belle dorate e croccanti: una soluzione preferita nella stagione fredda quando l’utilizzo del forno non risulta pesante.

Le patatine fanno parte di quei contorni base che non mancano mai nella ristorazione, sono facili da preparare e anche versatili.

Sono un alimento così richiesto che addirittura in Francia e in Belgio esistono attività che si basano esclusivamente sulla preparazione delle patatine fritte: si possono trovare queste bancarelle sia come negozi fissi ma anche ambulanti.

Sono particolarmente ricercate durante le fiere e le manifestazioni, spesso ubicate nel centro della città lavorano molto anche di notte per accontentare anche quella fascia di pubblico che ama gustare una sfiziosità all’uscita dalle discoteche e prima di rientrare a casa.

La loro particolarità è che vengono servite in un cono di carta e si possono quindi poi gustare a passeggio: sono veramente buone e richieste e costituiscono lo snack per eccellenza: molto in voga fino al 1980, oggi invece sono preferibilmente servite in vassoi etti sempre di carta ma che ne mantengono più a lungo la fragranza.

L’usanza del cono è ancora molto in voga in Belgio: contiene una maggior quantità di prodotto e ha la capacità inoltre, di mantenere più a lungo la temperatura.

In sostanza che siano da mangiare nel cono, o nei vassoi, poco importa, rimangono comunque uno dei cibi maggiormente apprezzati e richiesti al giorno d’oggi e capaci di ottenere un largo consenso fra i consumatori.

Ci siamo abituati alle patatine come accompagnamento dei piatti principali, specialmente quelli carne, che siano bocconcini anch’essi fritti o fettine di carne impanata: dalla cotoletta alla milanese alla paillard, tipicamente di pollo, le patatine sono il trionfo e la giusta conclusione per dare gusto e sapore al piatto.

Grazie alla possibilità di poterle cuocere anche al forno, si può ovviare anche all’eccesso di grassi, anche se, una frittura ben eseguita non ha nulla a che invidiare agli altri metodi di cottura.

La scelta della tipologia della patata è importante per la buona riuscita del piatto, molto utilizzate sono quelle americane che hanno una consistenza molto adatta a sostenere le alte temperature di cottura.

Che le si servano in accompagnamento a piatti principali, o che siano esse stesse il piatto di punta, le patatine fritte rimangono comunque il piatto a cui nessun palato riesce a resistere: deliziose da sole, raggiungono l’apice del successo se accompagnate da deliziose salse.

Oltre alla classica maionese e al ketchup, si possono servire con molti altri tipi di condimento: dalla senape alla salsa allo yogurt, insomma, largo alla fantasia e alla creatività.

Dal Messico ci suggeriscono di insaporirle con il formaggio e una spolverizzata di peperoncino piccante: piccoli trucchi per dare una nuova vita ad un piatto amato in tutto il mondo.

Semplici ma gustose, le patatine fritte sono quanto di più buono la gastronomia potesse elaborare, un successo assicurato che viene apprezzato da tutte le età.

Un alimento senza tempo che ha reso la patata la regina della cucina, una ricetta di per sé semplice ma capace di regalare al palato un’esplosione di gusto indimenticabile.