Choucroute - Il piatto tipico dell'Alsazia che conquista tutti
La gastronomia alsaziana è considerata la ricchezza del suo territorio. La Choucroute è uno di questi piatti tipici.
L’Alsazia è la più piccola regione della Francia, ma con una densità di popolazione molto elevata.
È situata sul confine orientale francese a ridosso della Germania e della Svizzera, dalle quali è stata pesantemente influenzata.
È una terra caratterizzata da un’apertura culturale e commerciale molto dinamica.
La cultura variegata di questa regione è il risultato di numerose e diverse popolazioni, che sin dai tempi antichi si sono succedute in questa piccola terra.
La gastronomia alsaziana è considerata la ricchezza del suo territorio.
I principali prodotti locali sono i vini d’Alsazia, i cavoli (per i quali questa regione è il primo produttore francese) e il formaggio di Munster; molto noti sono anche i dolci: Kouglof, Bredele e panpepato sono tra i più gettonati.
Per quanto riguarda la carne, in questa regione, sicuramente la più utilizzata è quella di maiale, che si può trovare nei cubetti di pancetta, nel Presskopf, nella Tarte flambèe o nella choucroute.
La Presskopf è una soppressata di maiale fatta con la coppa di testa, mentre la Tarte flambèe è una focaccia con formaggio, talvolta panna liquida, cipolla e cubetti di pancetta.
Un altro prodotto degno di nota è la birra Alsaziana, che si è guadagnata nel tempo fama internazionale.
Questa birra si accompagna molto bene alle tipiche preparazioni con carne di maiale.
Tipico piatto alsaziano è la choucroute, chiamata “choucroute d’Alsace” o “choucroute garnie”; in italiano “choucroute condita” o più semplicemente “crauti conditi”.
È un piatto a base di cavolo fermentato (i cosiddetti crauti) e di carne di maiale; in particolare lardo, pancette, salsicce di derivazione tedesca o altri insaccati simili al cotechino.
La choucroute è una preparazione simbolo di una forte tradizione contadina francese, influenzata dall’Europa dell’est e dalla Germania.
Protagonisti indiscussi della choucroute sono appunto i crauti. Il cavolo cappuccio viene tritato grossolanamente e, per diverse settimane, sottoposto a fermentazione acida.
In antichità, le famiglie alsaziane, facevano fermentare il cavolo con aromi (solitamente bacche di ginepro) e sale, in tipici barili di legno.
La scoperta del cavolo fermentato in salamoia risale all’epoca dell’edificazione della muraglia cinese.
Gli operai cinesi, costretti alla fuga per un improvviso inverno rigido, dovettero dar fine a tutte le loro scorte alimentari, tra cui i cavoli, per tornare nelle loro case poste in pianura.
Quando tornarono ai cantieri, si accorsero che i cavoli, protetti dalla neve caduta, quindi senza contatto con l’aria, avevano subito un processo di fermentazione, che ne aveva cambiato sì il sapore originale, ma che ne permetteva ugualmente il consumo alimentare.
Il cavolo fermentato fu introdotto in Europa dalle invasioni mongole e tartare, passando dalle terre dell’est, fino a occidente.
Una volta fermentati, i crauti vengono cucinati nel modo più svariato: con grasso di oca o di anatra, al vino bianco o con della birra alsaziana.
I crauti sono un contorno che accompagna ogni genere di insaccato dell’Alsazia ma anche carni e pesce affumicati, salmoni e patate.
La choucroute, generosa e saporita, si degusta in tutta l’Alsazia, ed è spesso accompagnata da birra regionale o da un buon vino bianco secco, fruttato e delicato: i più indicati possono essere lo Riesling oppure uno Sylvaner.
Viene servita sfoggiando le più deliziose specialità della regione, come salsiccia, lardo affumicato e patate.
Nonostante sia conosciuta come piatto di carne, la choucroute può essere gustata anche nella sua versione a base di pesce utilizzando genericamente l’eglefino affumicato (pesce simile al merluzzo che viene pescato nell’Atlantico del nord) ma anche coda di rospo, salmone, cozze o gamberi, ricoperti da una deliziosa salsa di vino bianco e scalogni.