La Tavola di Natale in Stile Francese
Sono numerose le tradizioni legate al Natale in terra francese.
Il Natale in Francia è la festività più grande ed importante che segue la festa di San Martino, un santo della cultura medievale francese venerato fin dal IV secolo l’11 Novembre.
Con l’arrivo del mese di dicembre, le strade, le case e i negozi francesi si riempiono di decorazioni, sia nel nord che nel sud del paese, e tutte le città, anche le più piccole, vengono avvolte da una particolare atmosfera di gioia e di festa. Tutti i paesi, europei e non, hanno le loro usanze durante il periodo natalizio, i loro dolci tipici, le loro celebrazioni e le loro tradizioni di natale, ma quasi tutte sono accumunate dallo scambio di doni. Questi vengono portati nelle case da un personaggio particolare, conosciuto con molti nomi: San Nicola in Francia, Santa Claus in America e nei paesi anglofoni, Babbo Natale in Italia, al quale i bambini lasciano, come ringraziamento per i doni ricevuti, una bella tazza di latte e dolcetti vicino al camino.
Anche in Francia, il Natale è il periodo dell’anno più amato dai bambini, intanto perché ci sono delle lunghe vacanze, che durano almeno fino all’epifania, un’altra festività presente anche nel calendario francese, in cui sarà la befana a riempirli di dolci e caramelle. Inoltre perché è un momento per stare insieme a tutta la famiglia e per raccontarsi le ultime notizie della vita di ciascuno, un momento per riunirsi in casa, perché fuori fa freddo e magari c’è la neve, e per fare festa davanti all’albero decorato di luci e vicino al fuoco, tutti uniti dallo spirito natalizio. Oltre ai regali e al buon cibo, non bisogna dimenticare che il periodo di Natale, seppur ripreso da una tradizione pagana, in molti paesi è riconosciuto come una festa religiosa che celebra l’avvento del Salvatore. Per sottolineare l’aspetto sacro di questa notte magica, viene infatti celebrata una santa messa speciale e in molte case vengono allestiti i presepi, con i personaggi che vanno ad assistere alla nascita del Messia.
Anche in Francia, durante il periodo natalizio viene preparato il presepe, che occupa un posto davvero privilegiato nella tradizione francese. È formato da numerose statuine di argilla che raffigurano personaggi del paese (il sindaco, il parroco, le maestre, ecc.). Ognuno è vestito con abiti tradizionali molto curati e portano in mano i propri attrezzi e gli accessori necessari per poter riconoscere la statuina. Fanno da contorno ai personaggi classici del presepe.
In molte case francesi, la tradizione vuole che si festeggi anche la vigilia di Natale; in questa occasione i bambini, prima di andare a dormire, mettono sul focolare scarpe o zoccoli, perché, durante la notte, Père Nöel o Gesù Bambino (a seconda della tradizione locale) li riempia di doni.
Finita la cena della Vigilia, la tavola viene lasciata apparecchiata in previsione che passi di lì la Vergine Maria.
Che si mangi in casa o al ristorante, in Francia, le famiglie non rinunciano alla tradizione natalizia che rimane invariata dentro o fuori casa.
La mattina di Natale i bambini scartano i regali che Babbo Natale o Bambin Gesù durante la notte della vigilia ha portato.
Gli adulti, invece, non si scambiano regali in questa circostanza, perché loro lo faranno durante la notte di capodanno.
A mezzogiorno del 25 dicembre tutta la famiglia si siede a tavola per festeggiare assieme a nonni, nipoti e cugini.
La famiglia si riunisce per consumare un pranzo molto ricco, che spesso prosegue fino a sera.
A seconda della regione in cui ci troviamo, sulle tavole imbandite, troviamo specialità diverse.
Nella capitale, Parigi, sempre molto chic anche a Natale, abbondano ostriche, salmone affumicato, svariati prodotti del mare, paté di foie gras o lumache. Mentre su alcune tavole sono più graditi ingredienti di mare come pesce e molluschi, altre famiglie preferiscono orientarsi su ricette di terra, prediligendo carne di maiale o pollame. In altre regioni infatti, si usa di più il fressure du porc (un piatto gustoso a base di carne), il pollo o il prosciutto cotto al forno.
In Alsazia, ad esempio, è tipico preparare l’oca, già il piatto forte della festa di San Martino, mentre nella Borgogna è il tacchino a farla da padrone, servito con una deliziosa purea di castagne. Tutto il pasto viene inondato dall’immancabile champagne, magari abbinato alle fragole, e accompagnato da formaggi ed insalata.
Come piatti unici, sulle tavole francesi si possono trovare anche squisite preparazioni come le torte salate, in genere vegetariane e ripiene di riso, verdure salate, patate e cipolle, o anche contorni dolci presi in prestito da altre tradizioni culinarie, come il christmas pudding.
Ma sulle tavole francesi il vero e proprio protagonista è il dolce!
In Provenza, addirittura, vengono serviti 13 tipi diversi di dessert, che rappresentano Gesù Cristo e i dodici apostoli.
Molto tipico, è la Bûche de Noël, il tronchetto natalizio che secondo la tradizione deve regnare sovrano come centro tavola. La Bûche de Noël è una delle ricette di natale più amate, la cui preparazione è in realtà molto semplice: per prima cosa bisogna preparare la base, ossia il ceppo di questo goloso tronchetto natalizio, che in genere viene fatta impastando un composto a base di uova, zucchero a velo, farina e fecola.
Il tutto viene sottoposto ad una cottura in forno di una trentina di minuti, per poi essere farcito con ingredienti golosi: tra questi in genere i più quotati sono il cioccolato fondente, il cacao amaro, i marron glaces, utilizzati per fare deliziose creme e sciroppi da spalmare al suo interno e anche sulla superficie esterna, per farlo sembrare un tronchetto coperto di corteccia.
Il ceppo di pasta biscotto, una volta farcito di ganache al cioccolato o crema al burro, viene decorato come un albero di Natale e simboleggia l’antico ceppo di legno benedetto dal capofamiglia per la veglia di Natale; è quindi un simbolo di buon auspicio per tutta la famiglia.
Un altro dolce tipico del Natale francese è la Galette des Rois, conosciuta anche come torta dei re: un dolce di pasta sfoglia ripiena di crema alle mandorle. Al suo interno viene nascosta una fava. La distribuzione delle fette di questo dolce è un vero e proprio rito natalizio e chi trova la fava nella sua porzione di dolce sarà il re o la regina della serata.
La torta dei re, oltre che come dolce natalizio, viene più spesso proposta tra i dolci dell’epifania, da portare in tavola il 6 gennaio; data la sua bontà e facilità di preparazione, ha molta fortuna sia in Francia che in altri paesi, che lo propongono in diverse varianti, senza dimenticare il suo ripieno a sorpresa che può diventare anche una statuina o una moneta.
Il Kougelhopf (o Gugelhupf), altro dolce di tradizione, a base di mandorle e frutta secca è legato ad una leggenda: fu uno dei re Magi a donare lo stampo ad un vasaio che lo utilizzò per dare a questo dolce la sua tipica forma simile a un budino. Tutti i dolci vengono accompagnati da cioccolato, marzapane o da Schowowebretele o altri biscotti: i Bredele, ad esempio, sono i classici biscotti alsaziani dalle diverse forme di cuore, fiore o stella al gusto di cannella, vaniglia o anice; realizzati con farina di mandorle, cocco o cacao.
Tra i dolci tipici francesi, oltre a quelli più elaborati con le basi di pan di spagna o di pasta frolla, un posto speciale è occupato dalla meringa, che spesso si ritrova sulle tavole francesi assieme agli altri dolcetti natalizi: prepararla è semplice perché è sufficiente procurarsi una ciotola dove fare un impasto di albumi e zucchero, mescolandoli con una forchetta; dopo una leggera passata in forno diventa gonfia e friabile come una nuvola e può essere gustata al naturale o inzuppata nel cioccolato o nella crema.