Savarin - Torta Francese per Cene Importanti
La torta Savarin è un dolce francese morbido e d'effetto, preparato soprattutto in occasioni importanti, come un pranzo formale, le feste di Natale o Capodanno.
Inventato nel 1945 da Auguste Julien, pasticciere parigino, è una sorta di babà dalla forma circolare.
La torta porta il nome di Jean-Anthelme Brillat-Savarin, una figura francese poliedrica: politico, avvocato e gastronomo!
Brillat-Savarin è molto conosciuto, poiché autore del libro “La fisiologia del gusto”, pubblicato anonimamente nel 1825 e considerato uno dei testi fondamentali della gastronomia.
Nato a Bellay, Brillat-Savarin studiò legge, chimica e medicina; durante il periodo buio, in seguito alla Rivoluzione, fu costretto a lasciare la Francia.
Per diversi anni visse in esilio in Svizzera, Olanda e negli Stati Uniti.
In America, diede lezioni di violino e di lingua francese.
Riuscì a ritornare in Francia solo nel 1797.
La torta Savarin è un dolce virtuoso, degno di questo nome: ci sono diverse versioni di questo dolce francese, la ricetta originale di Julien prevede che il Savarin sia ricoperto da uno strato di confettura di albicocche, mentre il suo foro centrale va riempito con crema chantilly e frutta candita. Tuttavia a partire da questa ricetta è possibile inventare facili varianti, semplicemente cambiando il tipo di confettura, farcendo il centro con frutta fresca, panna montata o cioccolato.
Preparare questo soffice dolce non è molto difficile, con un po’ di manualità e praticità si ottengono degli ottimi risultati.
Se non ci sono grosse difficoltà nel procedimento, però è anche vero che questo dolce richiede un bel po’ di tempo a disposizione, per via della lievitazione.
Ecco la ricetta per realizzarlo direttamente a casa:
si comincia mescolando latte tiepido e uova a bagnomaria, poi far raffreddare. Quando il composto si sarà intiepidito, si aggiunge il lievito di birra.
In un’altra terrina si versano la farina, lo zucchero e il sale, si unisce il composto di latte, uova e lievito e si impasta con una mano, così da incorporare aria.
Si continua ad impastare per una quindicina di minuti, fino ad ottenere una pasta lucida.
Si aggiunge il burro, precedentemente lavorato a crema, e si continua ad impastare.
Si infarina una ciotola e si trasferisce l’impasto, che andrà coperto con una pellicola, e si lascia lievitare a temperatura ambiente, per circa 15 minuti.
(Se volete accorciare i tempi e gli strumenti utilizzati, usate una planetaria).
Imburrare uno stampo da savarin (o da ciambella) del diametro che preferite e rovesciare la pasta nello stampo, spezzandola con le mani, poi spianare la parte superiore con le dita, in modo da creare uno strato liscio ed uniforme.
Prima della cottura lasciar lievitare in un luogo caldo; quando il volume della pasta sarà quasi raddoppiato, informare a 200° per 20 minuti.
Intanto dedicarsi alla preparazione dello sciroppo per inzuppare il Savarin: in un pentolino, riscaldare un litro d’acqua su fiamma vivace.
Quando avrà raggiunto l’ebollizione, aggiungere lo zucchero e una stecca di vaniglia.
Mescolare con una frusta da cucina. In questa fase è possibile utilizzare in alternativa alla vaniglia la scorza di limone o del liquore, come il rum.
Quando avrà raggiunto nuovamente l’ebollizione, togliere dal fuoco e quando inizierà a raffreddarsi, aggiungere il rum.
Setacciare la confettura di albicocche, aiutandosi con un colino e il dorso di un cucchiaio.
Aggiungere un po’ di bagna preparata precedentemente, per diluirla.
A questo punto, il Savarin sarà pronto. Per verificare il grado di cottura sarà sufficiente effettuare la prova dello stecchino. Immergete ora il dolce delicatamente nella bagna (che deve essere calda, ma non bollente), dovrà risultare inzuppato in modo uniforme.
Lasciar gocciolare su una grata da forno e bagnare ulteriormente la parte superiore con un’altra dose di liquido.
Pennellare con la marmellata di albicocche diluita con acqua, (o altre conserve che gradite miste ad acqua), risulterà così lucido senza bisogno di utilizzare gelatina, come avviene in tante altre ricette dolci.
Lasciarlo riposare per qualche minuto e poi spostare il dolce in un piatto.
In una terrina, si versano panna fresca e zucchero a velo, e si montano aiutandosi con una frusta, per ottenere la Crema Chantilly.
Per decorare, utilizzando un sac-à-poche come i veri pasticceri, si riempie il foro del Savarin e si completa la guarnizione utilizzando frutta, che può essere fresca o candita, a seconda dei propri gusti. Il nostro consiglio è di utilizzare quella candita.
Questo dolce, si può conservare in frigorifero per 4 o 5 giorni o, tagliato in fette, in congelatore. Mangiato il giorno dopo è ugualmente buono e friabile.
Inoltre, è anche possibile preparare la base ed inzupparla in un secondo momento.
In questo modo, si può conservare in frigo per una settimana ed in congelatore per due mesi.
Una variante tutta da provare di questo dessert è la ricetta del Savarin al riso.