Pasto Francese Patrimonio dell'Unesco
Dal 2010 il pasto alla francese è entrato ufficialmente e di diritto nel patrimonio immateriale dell’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della promozione della pace con l’istruzione.
Per patrimonio immateriale si intende quell’insieme di attività culturali che ispirano la necessità di mantenere una continuità fra generazioni passate, presenti e future; il tramandare la storia, l’identità culturale e il proteggere le diversità e la creatività tipica dell’uomo e della società a cui appartiene.
In questo caso non c’è un piatto o dei piatti specifici che sono stati messi in evidenza, ma l’azione riguarda i riti del pasto nel loro complesso; ciò che avviene nei momenti di celebrazione dell’individuo o del gruppo, il connubio che esiste fra convivialità e gastronomia e che porta i francesi a riunirsi davanti ad una tavola imbandita con lo spirito di condivisione del cibo di qualità e del vino di prestigio.
La cucina francese e le ricette francesi sono il risultato di una ricerca che si perde nella notte dei tempi e che arriva fino al giorno d’oggi, un continuo studio dei prodotti del territorio fino a portarli all’eccellenza, merito non solo dei produttori ma anche di coloro che manipolano la materia prima trasformandola in prodotti di rara maestria, come chef celebri in tutto il mondo.
Il cibo non è l’unico protagonista; la tavola, la cura posta nella sua preparazione, la volontà di riunirvisi attorno in occasione delle grandi occasioni quali matrimoni, battesimi e cerimonie hanno reso possibile l’ingresso nel patrimonio. Parliamo del pasto della festa, dove si mette in pratica l’arte del mangiar bene, del bere bene, il gusto dello stare insieme e della convivialità.
È stata premiata la cura che viene messa nella realizzazione dei piatti, l’esaltazione dei prodotti locali, gli accostamenti coi vini e quell’insieme di comportamenti che vengono tenuti durante la degustazione.
È stato tenuto conto dello schema rituale con il quale si svolge il pasto francese, il susseguirsi armonico delle portate, dall’aperitivo al digestivo passando per la portata a base di carne o pesce con le verdure di stagione, il piatto immancabile di formaggi e il dessert.
Questo rituale, che si ripete instancabilmente da secoli è il fulcro dei rapporti di famiglia e con la società. La gastronomia è arrivata ad essere considerata una vera e propria forma d’arte, un punto di forza del turismo, per cui è possibile far conoscere agli stranieri la Francia con le sue specialità, i suoi usi e i suoi costumi.
Nel 2011 è stata istituita la Festa della gastronomia francese, che ha luogo il primo giorno d’autunno. Ha lo scopo e l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza della scelta dei prodotti, della loro varietà territoriale e l’esaltazione delle specialità regionali. In questo giorno i ristoranti, le osterie e le brasserie che aderiscono alla Festa, propongono menù a prezzo fisso nei quali si esalta la cucina francese e si porta a conoscenza di tutti la ricchezza gastronomica francese che da secoli troneggia sulle tavole della nazione. Oltre alla cucina tipica si accolgono i turisti dando nozioni sul territorio e sulla cultura locale; si respira lo spirito di convivialità francese che ha portato al riconoscimento come patrimonio dell’UNESCO di questo modo di vivere davvero unico.